Partenza: Rifugio Auronzo (2320 mt), Parcheggio https://goo.gl/maps/26qPjJzt3UN2
Arrivo: Cima Monte Paterno (2744mt)
Dislivello: 800 mt in vari saliscendi
Difficoltà: EEA (Escursionisti esperti con attrezzatura)
Periodo consigliato: Da Giugno a Settembre, neve permettendo
Tempo di percorrenza: 5 h escluse soste
Distanza totale da percorrere: 12 km circa
Cartina Tabacco n° 10
L'ex sentiero militare del Monte Paterno, oggi sentiero attrezzato, segue la cresta nord disseminata di guglie e denti di roccia, il tutto in un paesaggio da favola intervallato spesso da finestre sulle Tre Cime di Lavaredo, le montagne più famose del mondo. Inizialmente alcune gallerie alleggeriscono l'avanzata, una di esse ha 125 ripidissimi gradini nel buio pesto. Tanti salti di roccia, costoni con pareti attrezzate da cavi metallici, cenge e forcelle, un mix di divertimento in un ambiente unico nel cuore delle Dolomiti
Si parte dal parcheggio del rifugio Auronzo, dal quale si vede bene il Lago di Misurina vicino al quale siamo passati poco fa:
Si vedono bene anche i Cadini di Misurina, una delle nostre prossime mete:
Si percorre il facile sentiero sempre affollato che porta dal rifugio Auronzo al rifugio Lavaredo e poi al rifugio Locatelli:
Il sentiero 101 e in fondo a destra la chiesette degli Alpini:
In lontananza si vede anche Auronzo di Cadore e l'omonimo lago:
Eccoci alla chiesetta degli Alpini:
Il monte Cengia e in basso il rifugio Lavaredo:
Il versante sud delle Tre Cime di Lavaredo:
Saliamo a forcella Lavaredo, verso il rifugio Locatelli:
Uno sguardo indietro ai Cadini di Misurina:
Proseguiamo verso nord, verso il rifugio Locatelli:
E ammiriamo le montagne più famose del mondo, le Tre Cime di Lavaredo:
Quasi arrivati al rifugio Locatelli:
La classica visuale di tutte le cartoline:
Ci dirigiamo a destra verso il bivacco invernale:
... sul quale troviamo il cartello che segna l'inizio del sentiero delle gallerie del monte Paterno:
Seguire il sentiero di sinistra:
Alzandoci di quota si vedono bene i laghetti dei Piani:
Passiamo a fianco della salsiccia di Francoforte:
Una delle tante finestre sulle Tre Cime:
Si prosegue per facile sentiero:
Uno sguardo indietro al Locatelli:
Si arriva in breve alla prima galleria:
Ecco l'interno, è abbastanza illuminata percui non serve ancora la pila:
Finestra panoramica di vedetta:
Uscita dalla prima galleria:
Ed entrata della seconda:
Ben illuminata anche la seconda galleria:
Panorama all'uscita dalla seconda galleria:
Si prosegue per altre gallerie:
Una delle tante finestre sulle tre cime:
Suggestivo passaggio fra una galleria e l'altra:
Si esce su una cengia artificiale:
Inizio della galleria dei 125 gradini ripidi, qui serve la torcia elettrica:
I gradini sono molto ripidi:
Galleria sovrastante al passaggio:
Paesaggio dalle gallerie laterali:
Tratti rinforzati da portali in legno:
Galleria laterale:
Sala finale della galleria:
Usciti dalla galleria si trova l'attacco della ferrata, indossare l'imbrago:
Si sale:
Tratti verticali ma con buoni appigli sulla roccia:
Panorama sui piani di Cengia:
Si guadagna rapidamente quota:
Divertenti tratti con buoni appigli:
Resti della prima guerra mondiale:
Ultimi tratti prima della forcella del Camoscio:
Il Locatelli ora si vede piccolo piccolo:
La torre di Toblin:
Ultimo tratto prima della Forcella del Camoscio:
Forcella del Camoscio, a circa 1 ora dal Locatelli:
Ora si aprono 3 alternative,
la prima, a sinistra, continua per la ferrata delle Forcelle:
La seconda, centrale, scende al rifugio Lavarone (sconsigliata a causa del canalone):
La terza, a destra, sale sulla cima del Paterno e poi si ridiscende per la stessa (20+20 minuti), noi ovviamente vogliamo salire il cima prima di proseguire per la ferrata delle forcelle:
Tratti verticali con buoni appigli:
Panorama stupendo:
Si cammina in cengia:
L'ultimo tratto non è segnato ma è intuitivo:
Al ritorno dalla cima saliremo su queste rocce:
Ed eccoci in cima al Monte Paterno:
Panorama sui laghetti:
Le inconfondibili:
Anche Rocky è salito in cima:
Zoom sul tratto di ferrata delle forcelle che percorreremo fra poco:
Scendiamo dalla cima e...
...prendiamo la prima scelta a sinistra, per la ferrata delle forcelle:
Si cammina in cengia:
Resti della prima guerra mondiale:
Il bellissimo ponticello:
Ecco la cima del Paterno scalata prima, vista dal ponticello:
Altro ponticello, bisogna abbassarsi leggermente per passare questa piccola cengia:
Le inconfondibili viste da un'altra angolazione:
Altro ponticello e poi salita in ferrata:
Arrivati alla forcella si scende:
Un attimo per ammirare il paesaggio stupendo:
Dopo la piccola discesa si risale:
Un ometto ci segna la via:
Dei bei passaggi con buoni appigli:
Ecco perche si chiama la ferrata delle forcelle, ci sono parecchi saliscendi:
Si scende ora per sentiero segnato:
Panorama sublime:
Saliamo sopra la Croda dei Piani:
E ammiriamo il Paterno da un altra angolazione, prima eravamo lassù:
Il rifugio Locatelli:
Rifugi e ricoveri di guerra:
Scorcio da un passaggio scavato fra rocce, in fondo le crode fiscaline:
Le crode fiscaline:
Un paio di frecce rosse indica il sentiero:
Si scende verso la forcella Pian di Cengia:
Ultimi tratti ferrati, prima in discesa...
...anche con ausilio di una scaletta...
... e poi in salita:
gradini scavati nella roccia:
...che ci portano alla forcella pian di cengia:
Resti di trincee:
Eravamo lì sopra:
Resti di guerra:
Altri resti di baraccamenti:
Proseguiamo per il sentiero:
Ricovero di guerra:
A questo punto si può decidere se proseguire fino al rifugio Pian di Cengia (aggiungere 1 h di cammino) o se intercettare il sentiero 104 che ci porta al rifugio Lavaredo, noi prendiamo quest'ultimo:
In fondo si intravvede una costruzione di guerra:
Attenzione, il canalone è ripido:
In fondo a sinistra il sentiero 104 da intercettare:
Una marmotta ci attraversa la strada:
Uno sguardo indietro alla bellezza delle crode Fiscaline:
Sentiero 104 che ci porterà al rifugio Lavaredo:
Rivediamo Auronzo e il suo Lago:
Dal rifugio Lavaredo il sentiero 101 ci riporterà al parcheggio del rifugio Auronzo passando per la chiesetta degli Alpini:
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