giovedì 15 giugno 2017

Lago Sorapis passando per forcella Marcuoira

Zona: DOLOMITI AMPEZZANE
Partenza: PASSO TRE CROCI (1860 mt)  Parcheggio: https://goo.gl/maps/vFy3Gdteefk
Arrivo: LAGO SORAPIS (1923 mt)
Punto più alto dell'escursione: FORCELLA MARCUOIRA (2307 mt)
Dislivello: 600 mt (alcuni saliscendi)
Difficoltà: E (Escursionistica) Attenzione: tratti esposti ma ben assicurati con funi
Periodo consigliato: da Giugno a Settembre
Tempo di percorrenza: 5 h escluse soste
Distanza percorsa: 14 km
Cartina Tabacco n° 03




Il famoso Lago Sorapis, al centro del grandioso anfiteatro del Gruppo del Sorapis, dominato dal Dito di Dio che si erge vicino al Lago e prende quel nome grazie alla sua conformazione. Anche senza grosse ambizioni di scalatori si può raggiungere questo fantastico laghetto dal meraviglioso colore turchese, dovuto alle sottilissime polveri di roccia provenienti dal ghiacciaio soprastante che appunto genera il lago.
Noi però abbiamo percorso il sentiero facile al ritorno, perchè all'andata abbiamo preferito fare un giro molto piu appagante e panoramico, siamo cioè passati per forcella Marcuoira. Il dislivello non è di 200 mt come per il sentiero facile bensì di 600 mt.
Parcheggiamo l'auto presso l'albergo abbandonato al Passo Tre Croci, e la vista spazia subito sulle guglie del Monte Cristallo, alla fine del parcheggio dove si trovano le Tre Croci si oltrepassa una sbarra e da li inizia il sentiero forestale:


Zona parcheggio, albergo abbandonato e chiesetta con le Tre Croci:


Seguiamo per Forcella Marcuoira, il sentiero è il numero 213:


La stradina forestale è per gran parte all'ombra:



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Si può scegliere fra acqua calda e acqua fredda???


Vediamo se più avanti ci offrono dell'acqua frizzante.....


Sguardo al Cristallo nascosto dagli alberi:


Ecco, lo sapevo, anche la fonte dell'acqua frizzante... che simpatici!


Per un piccolo tratto si sale di quota bruscamente:


Ma si riesce a vedere il Cristallo in tutta la sua bellezza, i ricordi ci portano all'estate scorsa quando abbiamo percorso la Ferrata Dibona (clicca qui per la relazione: http://www.montagnediescursioni.it/2016/07/ferrata-dibona-sul-cristallo-magnifica.html)


Un paio di tornanti e ci portiamo in quota:


In lontananza scorgiamo da sinistra: la Tofana di Rozes, la Tofana di Mezzo e la Tofana di Dentro:


Arrivati al bivio Tardeiba si svolta a sinistra:


E si segue dunque il sentiero 216:


Intravediamo il tratto di sentiero prima del canalone:


Altri escursionisti ci precedono:


Il canalone fino a forcella Marcuoira è abbastanza impegnativo, non per il dislivello ma per la facilità di smuovere sassi e il rischio di scaricarli a chi ci segue... fate ATTENZIONE, mettete i piedi e aiutatevi con le mani solo su rocce ben ancorate:



Uno sguardo indietro sulle Tofane:


Eccoci a forcella Marcuoira:


Decidiamo di salire fin sotto le Zimes de Marcuoira:


E da lì il panorama è fantastico, Ciadin del Loudo:


In lontananza da sinistra: Nuvolau e Averau preceduti dalla Croda da Lago e la Marmolada (inconfondibile il ghiacciaio):


Ecco la Marmolada e a destra le 5 torri:


Il sentiero da percorrere per arrivare al Lago Sorapis:


Dopo breve sosta ripartiamo:


Ciadin del Loudo:


Sbucano in lontananza le Cime più famose al mondo: le tre Cime di Lavaredo:


E il lago di Misurina:


Ad un certo punto inizia il breve tratto esposto:


Tratto esposto ma ben assicurato con funi:


In 5 minuti lo si percorre tutto:


Il sentiero ora diventa agevole e ben marcato:


Si inizia ad intravedere il Lago Sorapis e il gruppo omonimo:



Alcuni tratti sono ripidi e si fa uso delle mani:


Si procede in mezzo ai pini mughi:


Ci si addentra in un bosco:


Fino ad arrivare al bivio, seguire per il Rifugio Vandelli:


E si arriva al famoso Lago Sorapis:



Il dito di Dio:


Il gruppo del Sorapis:


Per fare il giro del Lago il sentiero è così:



Si arriva alla... "spiaggetta":


Vederlo in foto non rende, esserci è fantastico:


Ci tratteniamo sulle rive più di quanto pensavamo:


La "spiaggietta" e i numerosi escursionisti saliti oggi:


La giornata permette anche di mettere i piedi in acqua, non facciamo il bagno solo perchè l'acqua è un pò freddina:


Anche lui aveva caldo:


Un "ometto" nel lago:


L'immancabile #caffeinquota:


Dopo un pò viene a trovarci uno stambecco, ovviamente abituato alla gente si lascia avvicinare e fotografare:



Ripartiamo a malincuore, si sale un pò di quota:


E si ha una magnifica vista dall'alto del lago:


Sosta al rifugio Vandelli:


Il sentiero del ritorno, il 215, è ben segnalato e la maggior parte degli escursionisti che sale qui lo percorre, sono presenti scalette...


...passerelle...


...tratti di bosco...


...tratti esposti...


Tratti esposti ma assicurati con funi:


Altre passerelle:


Ancora scalette:


Altri tratti esposti:


Salti di quota dove usare anche le mani:


E poi si trasforma in strada forestale:


Si sbuca fuori dal bosco...


...in prossimità del passo Tre Croci e quindi alla macchina:






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